I beni culturali degli enti locali

1. PREMESSA
I beni culturali del nostro Paese, essendo il più delle volte beni pubblici, risultano
assoggettati ad una duplice normativa: quella generale relativa a tutti i beni pubblici e
quella “speciale” in materia di beni culturali.
Nell’individuare il quadro normativo in relazione ai beni culturali nella
disponibilità degli EE.LL. occorrerà, in particolare, fare riferimento ad un quadro
normativo “primario” e ad uno “secondario”, intendendo con il primo le disposizioni
contenute sia nel Codice dei beni culturali sia nel nuovo Codice degli appalti, mentre
con il secondo, le norme che, indirettamente, trovano applicazione in considerazione
della natura pubblica del bene e/o servizio da affidare ai fini di una proficua gestione
e valorizzazione (come ad esempio il T.U.E.L.).

2. BENI CULTURALI DEGLI ENTI LOCALI: IL RAPPORTO TRA IL
CODICE DEI BENI CULTURALI (D.LGS. 42/2004 E S.M.I.) ED IL
T.U.E.L. (D.LGS. 267/2000).
Com’è noto, il Codice dei beni culturali delinea un quadro multiforme in materia
di trattamento dei beni culturali, individuando istituti e procedure che, a vario titolo, si
occupano di disciplinare modalità operative di gestione dei beni culturali.

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